Dal 1° dicembre 2020, possono presentare domanda di Dote Unica Lavoro i lavoratori autonomi senza Partita IVA, con contratto di collaborazione, gravemente colpiti dalla crisi e esclusi dai provvedimenti governativi.
La misura è finalizzata a sostenere i lavoratori parasubordinati colpiti dalla crisi e privi di altre tutele che intendono avviare un percorso di orientamento alla ricerca del lavoro, ricollocazione e riqualificazione.
A favore di tali soggetti è prevista l’erogazione di un contributo pari a € 1.000 a titolo di indennità di partecipazione, a fronte della fruizione di un percorso nell’ambito della misura regionale Dote Unica Lavoro.
Soggetti beneficiari:
Lavoratori parasubordinati privi di partita IVA con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, ai sensi del D.Lgs n. 81/2015, e iscritti alla Gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, residenti o domiciliati in Lombardia fino a 65 anni, che non percepiscono altre forme di sostegno al reddito (NASPI, DIS‐COLL, Reddito di Cittadinanza, Reddito di emergenza, prestazioni pensionistiche).
Stato occupazionale:
Lavoratori parasubordinati che alla data della presa in carico si trovano in una delle seguenti situazioni:
a) disoccupati ai sensi del D.Lgs. n. 150/2015 di età almeno pari 30 anni, che avevano un contratto di collaborazione attivo al 23 febbraio o successivamente a tale data, non più in corso;
b) disoccupati “in senso tecnico”, ossia lavoratori con un contratto di collaborazione in corso e già attivo al 23 febbraio, che presentano una variazione negativa della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore al 25%.
Esclusioni:
Sono esclusi i soggetti che hanno già attivato almeno una dote nell’ambito di Dote Unica Lavoro – Fase 3 o 4. Il contributo è inoltre incompatibile con eventuali forme di indennizzo previste da provvedimenti governativi aventi le medesime finalità
Per informazioni:
Alessandro Manni - Tel. 0302209884/5 - Mail: formazione@iriapa.it